Negli ultimi quarant’anni l’aborto ha ucciso più di un miliardo di vite umane. Un numero gigantesco e devastante. Se in passato era usato come arma bellica, oggi l’aborto è diventato una pratica legale, sostenuta e finanziata da governi, chiese e associazioni.

Siamo caduti in un baratro senza precedenti, in un silenzio che sento di dover rompere con un grido di allarme: basta spargere sangue innocente!

Lo scopo di questo libro è esplorare, spiegare la questione e, in obbedienza alla chiamata di Dio, impedire lo spargimento di sangue innocente.

Il libro è diviso in due parti:

  1. Cosa insegna la Bibbia sull’aborto e cosa dovrebbe fare la Chiesa;
  2. Risposte alle maggiori argomentazioni in favore dell’aborto.

Come i figli di Issacar che «avevano intendimento dei tempi e sapevano quindi ciò che Israele doveva fare» (1 Cronache 12:32 – ND), anche noi dobbiamo comprendere i tempi in cui viviamo e agire come Dio vuole che facciamo.

Precisamente, gli innocenti di cui Dio ci raccomanda di prenderci cura sono quelle persone che ignoriamo con facilità. Il salmista lo afferma chiaramente: «Difendete il debole e l’orfano, fate giustizia all’afflitto e al povero. Liberate il misero e il bisognoso; salvatelo dalla mano degli empi» (Salmo 82:3-4 – ND).

Queste persone non pretendono il nostro amore o la nostra gentilezza. I loro problemi non ci riguardano perché di solito sono degli estranei, eppure sono amici intimi del nostro Dio.

Nella loro sofferenza hanno invocato l’aiuto di Dio, Lui ha ascoltato il loro grido e, come risposta, ci ha chiamati a raggiungerli e, se fosse necessario, a lasciare tutto per andare in loro soccorso, affinché non sia sparso sangue innocente.

Uno dei miei libri preferiti è Lest Innocent Blood Be Shed (“Affinché non sia sparso sangue innocente” – NdT). L’autore, Philip Hallie, scrive: «Durante i quattro anni di occupazione tedesca in Francia, il villaggio di Le Chambon, che conta una popolazione povera di quasi 3000 persone, ha salvato la vita a circa 5000 rifugiati Ebrei. La maggior parte di loro erano bambini» . Ultimamente ho ridato uno sguardo a questo libro e ho ricordato a me stesso l’obbligo morale che abbiamo.

Non so perché Dio mi abbia scelto per scrivere questo libro, non so perché abbia deciso che debba essere proprio io ad affrontare argomenti così delicati (nei due libri precedenti ho parlato di pornografia, sexting e cyberbullismo), ma so che dobbiamo agire adesso. So anche di essere un uomo fragile, eppure sento un fuoco ardere dentro di me. Sento che la mia vita è stata chiamata a fare questo: ad affrontare faccia a faccia la cultura della morte che ha saturato la nostra società. So anche di non poter rispondere a tutto da solo: in molti casi la Chiesa di Gesù Cristo è la risposta. Credo che questo libro sia per te. Ma credo anche che ti scioccherà.

Sei pronto?

>> Leggi tutto il libro!

Antonio Morra