La tesi di dottorato del ricercatore Steve Jacobs, Università di Chicago, ha attirato l’attenzione dei media negli Usa. Perché raccoglie il parere dei biologi di tutto il mondo sul momento in cui inizia la vita umana. Inizia con la fertilizzazione, cioè dal concepimento, per il 97% di loro. Non si può fingere di non saperlo, quando si parla di aborto.

QUANDO INIZIA LA VITA?

Quando inizia la vita umana e cosa pensano i biologi a questo riguardo? Nel dibattito cinquantennale tra abortisti e difensori della vita, questa questione è stata al centro di ogni valutazione ed ispiratrice del criterio principale grazie al quale si giudicano leggi e decisioni amministrative.

E’ chiaro che se l’opinione comune dei biologi in tutto il mondo fosse che la vita inizia dal concepimento, ovvero la fertilizzazione tra sperma e ovulo, le conseguenze sarebbero ben chiare a tutti. Consentire l’aborto significherebbe uccidere una vita umana, non eliminare una ‘protuberanza carnale’, una ‘cisti’ come la definiscono invece i promotori dell’aborto. Per coloro che si ispirano alla fede cristiana, la vita è sacra sin dal concepimento.

Jacobs voleva cercare di fornire uno studio per aiutare a ridurre o risolvere le controversie nazionali sull’aborto, la sua interessante e completa ricerca lo dimostra, ma l’opinione pubblica voleva solo farsi sorprendere dall’opinione della scienza. Perché Jacobs ha scelto i biologi? Non solo per la loro ovvia competenza, ma anche perché su 2.899 adulti americani intervistati, una maggioranza dell’81% indicato i gruppo dei biologi come quello degli scienziati “più qualificati per rispondere alla domanda su quando inizia la vita di un essere umano. Inoltre, la stessa ricerca di Jacobs suggerisce che l’83% di giudici, avvocati, professori e cultori delle materie giuridiche intervistati è convinto che il sostegno all’aborto legale diminuirebbe “se l’opinione pubblica fosse a conoscenza che i feti sono esseri umani biologici sin dalla fecondazione”.

TESI FINALE

Solo poche settimane orsono è stata pubblicata la Tesi finale di Steven Jacobs, un testo bellissimo e veramente molto istruttivo per qualità, quantità e comparazione della ricerca svolta. E’ un testo da leggere e su cui riflettere per tutti coloro che non solo negli Usa, ma anche in Europa ed in Italia vogliano imparare una metodologia, avvicinarsi ad una comprensione della tragedia dell’aborto, trovare nuovi spunti di riflessione per le proprie iniziative. Scrive Jacobs nella sua introduzione: “Questa tesi cerca di spiegare perché il dibattito sull’aborto persista e se possa essere risolto… questo lavoro mira a capire se la controversia nazionale sull’aborto sia di facile soluzione o insormontabile”, ha detto nei giorni scorsi in una lunga intervista Jacobs, denunciando anche tutte le angherie che ha dovuto subire per aver fatto solo il suo dovere di giovane ricercatore.

Per rimanere al solo aspetto della biologia e dei biologi, tanto importante per i mass media, ma anche significativo per un qualunque dibattito pubblico e giuridico, questo aspetto della ricerca parte dal coinvolgimento di 1000 dipartimenti ed istituzioni di biologia di tutto il mondo. 5.337 biologi (96%) hanno affermato che la vita di un uomo inizia alla fecondazione, con 240 (4%) respingono tale opinione. La maggior parte del campione si è identificato come liberal (89%), a favore dell’aborto (85%) e non religioso (63%). Nel caso degli americani che hanno espresso la preferenza di partito, la maggioranza si è identificata come democratica (92%). (I dettagli a pag. 238 della Tesi di Laurea).

IL 97% DEI BIOLOGI

Non uno, non due e nemmeno tre scienziati, ma il 97% dei biologi in tutto il mondo è certo che la vita inizi dalla fertilizzazione, dunque dal concepimento.

Fonte: Luca Volontè – La Nuova Bussola Quotidiana